Questo sentiero ad anello può essere intrapreso da due differenti direzioni.
L’auto può essere parcheggiata al parcheggio delle Crite, sotto l’Alpe la Corte (dove si trova il grande arco con su scritto Parco Naturale Mont Avic)
1° scelta
Si prendono le indicazioni per il Zuc/Arcoumy (controllare ma dovrebbe essere il sentiero indicato con il numero 11)
Dopo aver superato grande parte del percorso nel bosco, si trova un bivio sulla sinistra (sempre un 11) che porta in circa un’oretta scarsa al colle Terre Rosse.
Da lì lo sguardo si posa sulla vallata centrale e sul vallone di Brenve di Issogne.
Scendendo ad una certa (si può scendere fino alle baite se si vuole avere uno sguardo più ampio, anche se il sentiero taglia prima) ci si tiene sulla sinistra e piano piano, si risale una bellissima valletta laterale denominata La Tavé.
Risalendo i si perde tra i pascoli, antiche baite ormai diroccate e queste incisioni che potrebbero risalire appunto ad un’epoca molto antica.
Un’altra supposizione in merito le indicherebbe come passatempi per i pastori che ad ogni estate erano lì a sorvegliare i pascoli.
Proseguendo sempre sul sentiero (forse è un 3 da controllare sulla cartina) sulla sinistra si raggiunge il colle di Cima Piana, dove si incrocia anche la 102.
Tagliando in piano il monte sovrastante di Cima Piana che raggiunge i 2500 metri, si arriva al Colle de la Croix per poi ripiegare sulla 10 c sino al bivio con la 10.
Da lì si ripiega sempre sulla sinistra raggiungendo prima il ristoro Lago Muffè e poi ancora giù fino al parcheggio delle Crite.
Questo percorso può essere camminato al contrario per cui risalendo prima al ristoro e poi compiere il grande giro ad anello fino alle incisioni e al Menhir, molto difficile da scovare, e poi ancora fino a chiudere anche questo anello.
Il tempo di percorrenza è variabile ma è comunque una passeggiata lunga e assolutamente fuori dal turismo di massa che risale i pendii del Parco naturale del Mont Avic.