La Madonna del Miserin, ovvero la cristianizzazione del culto dell'acqua.
La leggenda alla base del culto della Madonna delle nevi venerata nel santuario del Lago Miserin, si riferisce all’apparizione della Madonna a Roma il 5 agosto durante una miracolosa nevicata che indicò il luogo dove costruire la basilica di Santa Maria Maggiore. Ma a Champorcher come in molti altri santuari alpini dedicati alla Vergine si racconta una leggenda diversa: pare che dei giovani pastori abbiano trovato un giorno una statua della Madonna sulle rive del lago e l’abbiano portata a valle per sistemarla in un luogo più confacente; il giorno successivo la ritrovarono di nuovo accanto al lago e allora decisero di costruirvi una cappella. In realtà entrambe queste leggende fanno riferimento ad una Madonna dispensatrice di acqua, sotto forma di neve o nel lago, bisogno fondamentale degli agricoltori- allevatori. Non a caso i culti cristiani che si esercitano in questi luoghi riprendono rituali precristiani come l’immersione della croce cerimoniale nell’acqua, le offerte di doni propiziatori al lago e così via. Del resto anche nell’atto di fondazione della primitiva cappella del lago Miserin si dice che si sarebbe costruito un edificio
religioso nel luogo dove la gente era solita recarsi processionalmente da tempi immemorabili, per ottenere la pioggia e un tempo favorevole all’agricoltura con evidente riferimento a culti legati all’annata agraria. Il santuario del Miserin sorge, tra l’altro, in un luogo carico di significati sacri, all’incrocio di quattro valli, Champorcher, Valsoana, Fénis e Cogne, sicuramente già frequentato in epoche preistoriche. L’attuale edificio sacro è stato più volte ricostruito, in particolare nel 1880, sui resti dell’antica cappella, com’è sostazialmente ancora adesso. Nel 2000 è stato ampliato. Vi si è aggiunto un dormitorio per i pellegrini, trasformato recentemente in un accogliente rifugio.